Il territorio del GAL dal 2014 è inserito nel Patrimonio mondiale dell’Umanità, la zona classificata dall’UNESCO è costituita da una “core zone” e da una zona di intorno, detta “buffer zone” (zona cuscinetto). La perimetrazione delle buffer zone, deriva dall’accorpamento di 30 Unità di Paesaggio del PPR (Piano Paesaggistico Regionale). La “core zone” – zona di eccellenza – è articolata in due aree: Canelli e l’Asti Spumante e Nizza Monferrato e il Barbera.

I paesaggi vitivinicoli di LangheRoero e Monferrato sono diventati Patrimonio Mondiale Unesco come “ … una  eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite , dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.
Il territorio del GAL, grazie queste qualità si propone ora come area a spiccata vocazione turistica, sostenuta dalle attività collegate alla viticultura e all’enogastronomia.

La crescente capacità di attrazione e fruizione turistica deve essere sostenuta dal recupero degli edifici rurali, dalla valorizzazione dei piccoli centri e dalla tutela del paesaggio: il riconoscimento dei siti collinari vitivinicoli richiede politiche del territorio rivolte alla tutela e alla valorizzazione dell’eccezionale valore universale riconosciuto al sito. La zona si sviluppa lungo dolci colline coperte da vigneti a perdita d’occhio, inframmezzati da piccoli villaggi di altura e pregevoli castelli medievali, dove da secoli la viticoltura costituisce il fulcro della vita economica e sociale.
Il sito è di tipo seriale, ovvero costituito da sei aree (chiamate ‘componenti’) articolate all’interno dei confini delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo e di ventinove Comuni, per un’estensione complessiva pari a 10.789 ettari. Dal punto di vista geografico, tre aree si trovano nel comprensorio delle Langhe, due in quello dell’Alto Monferrato e una nel Basso Monferrato.Nel loro insieme le zone selezionate rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino.

Il patrimonio tutelato dall’Unesco è suddiviso in 6 zone:

  • Canelli e l’Asti spumante

La componente “Nizza Monferrato e il Barbera” si colloca nell’Alto Monferrato, nella sua core zone rientrano porzioni dei comuni di Montegrosso, Mombercelli, Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Vinchio, Vaglio Serra e Nizza Monferrato.
L’area situata nella Provincia di Asti è stata selezionata all’interno del territorio del vitigno Barbera, varietà coltivata da oltre 500 anni nel territorio piemontese, racchiudendo nel suo perimetro la porzione territoriale più significativa del sistema produttivo, culturale e paesaggistico della D.O.C.G. Barbera d’Asti.
In questo contesto si inserisce la città di Nizza Monferrato considerata la capitale del Barbera dal punto di vista commerciale e promozionale, da sempre fondamentale anche grazie alla sua posizione strategica rispetto alle provincie di Asti e Alessandria.

  • Il Castello di Grinzane Cavour
  • La Langa del Barolo
  • Il paesaggio che caratterizza la “Langa del Barolo” è un paesaggio prevalentemente monoculturale, i vigneti si estendono con continuità sui pendii dei versanti collinari, intervallati qua e là da borghi di impianto medioevale dai quali spesso si ergono imponenti castelli. Il binomio che nasce dall’accostamento “vigneto – castello” contribuisce a rendere questo paesaggio unico e le architetture difensive diventano icone di un panorama collinare incomparabile. Numerosi sono i luoghi connessi alla produzione del Barolo, ne sono esempio le aziende vitivinicole storiche, la cui fondazione risale ad un tempo oramai a noi lontano, che hanno posto le basi per la creazione di un prodotto così singolare nel suo essere.

  • Le Colline del Barbaresco
  • “Le colline del Barbaresco” sono una componente presente sempre nel territorio delle Langhe, nei pressi del fiume Tanaro. Sono stati selezionati i comuni di Barbaresco e Neive come esempi significativi di rappresentazione del sistema produttivo, culturale e paesaggistico del Barbaresco docg.
    Il borgo di Barbaresco è un insediamento di epoca medioevale sviluppatosi in una posizione dominante rispetto al fiume Tanaro. Inserita in questo pregevole borgo si erge, con i suoi 36 m di altezza, l’imponente Torre sopravvissuta alla distruzione che ha invece interessato il castello medioevale. Contesa per secoli dai comuni di Alba ed Asti per la sua posizione strategica, costituisce oggi uno dei più importanti riferimenti visivi di tutto il comprensorio di Langhe – Roero e Monferrato avvalendosi anche del titolo di torre medievale più grande del Piemonte.

  • Il Monferrato degli Infernot
  • L’area in questione comprende otto centri urbani d’altura caratteristici per l’uso diffuso della “Pietra da Cantoni”, un’arenaria presente unicamente in questa porzione di territorio, nel bacino collinare di Langhe – Roero e Monferrato.
    Tali strutture, site al di sotto delle comuni abitazioni e utilizzate per la conservazione delle bottiglie, costituiscono delle vere opere d’arte nate dalla tradizione contadina e dalla perizia di mastri cantonieri, divenendo così la testimonianza di quel “saper fare” di una tradizione passata tramandata attraverso questi manufatti sino ai giorni nostri.
    Il sito “Il Monferrato e gli Infernot” comprende anche al suo interno l’ecomuseo dedicato alla lavorazione della “Pietra da Cantoni” e le due maggiori cave, oramai inattive da diversi anni, da cui si estraeva in origine il materiale di partenza.